ISOLE PONTINE: a pochi chilometri dalla costa, raggiungibili dai porti di Formia, Terracina e S.Felice Circeo, si trovano le isole pontine. L'arcipelago pontino è costituito da due gruppi di isole distinti tra di loro per posizione, morfologia e dimensioni: il gruppo nord-occidentale composto da Ponza, Palmarola, Zannone e Cavi; il gruppo sud-occidentale composto da Ventotene e dal piccolo isolotto di S. Stefano.
Le due isole principali, Ponza e Ventotene, sono sorelle ma non gemelle: coloratissima e tormentata la roccia a Ponza; scura e tranquillamente adagiata sul mare la roccia di Ventotene. In epoca romana ebbero entrambe il triste destino di luogo di relegazione, finalmente abitate da uomini liberi in epoca borbonica, torneranno ad essere luogo di pena in periodo fascista.
PONZA: Colori, colori e ancora colori...quelli del mare, quelli della roccia, quelli delle case. Siete a Ponza, l'isola principale dell'arcipelago pontino! La bellezza è senz'altro la sua carta vincente ma anche la storia ha lasciato le sue tracce su questo lembo di terra: le grotte di Pilato, mirabile opera di ingegneria idraulica romana realizzata direttamente sul mare. Chi ama il trekking può fare una bella passeggiata fino al Monte Guardia e scoprire l'esistenza di antichissime necropoli. Chi, invece, avesse già fatto conoscenza con l'isola maggiore, può andare a scoprire la vicina isola di Palmarola, bella e selvaggia oppure l'isola di Zannone che per la sua natura incontaminata è diventata la splendida appendice marina del Parco Nazionale del Circeo.
VENTOTENE: L'isola che "tiene il vento" si percorre tutta a piedi data la sua ridotta estensione, offrendo generosa la visione delle sue spiagge e del mare che la circonda. Nonostante le ridotte dimensioni i luoghi da visitare sono diversi: la villa in cui venne relegata Giulia, la figlia dell' imperatore Augusto; un museo che raccoglie tutta la storia dell'isola attraverso un percorso dal fine didattico; una cisterna per la raccolta dell'acqua di epoca romana ma consegnata alla storia con il nome di cisterna dei carcerati. Si può infine prendere una barca e raggiungere il vicino isolotto di S.Stefano dominato dal celebre ergastolo borbonico oppure semplicemente fare il periplo dell'isola da Punta Eolo a Punta dell'Arco.